giovedì 14 novembre 2013

Tartellette bacio-pera

Ricetta n°12

 

Ecco la "torta" che ho fatto la settimana scorsa per il compleanno mio e della mia gemella.
Non sarò puntualissima però questa dovevo assolutamente postarla perchè era da tanto che volevo sperimentare una cosa così e devo dire sono proprio soddisfatta del risultato! :)

Ingredienti per circa 30 pz.:

200 g circa di farina d'avena
• 200 g circa di farina autolievitante
• 90 ml di latte di riso
• 75 g di zucchero
• 50 ml di olio e.v.o. o quello che preferite
• 3/4 - 1 vasetto di crema al Bacio o qualsiasi veghella
• 1 pera e 1/2
• zucchero a velo per spolverare
• un pizzico di spezie (zenzero, cannella, quello che volete!)
• polvere d'arancia se ne avete (io l'ho dimenticata, sob!)

Procedimento:
Se si conserva la crema o la veghella in frigo è meglio tirarla fuori. Setacciare 3/4 delle farine, aggiungere lo zucchero e le spezie e mescolare bene, incorporare un po' alla volta il latte e l'olio e impastare. Se risulta una pasta facile da stendere e maneggiare forse non servirà aggiungere gli ultimi 100g di farina. Tenere in frigo per almeno mezz'ora. Preriscaldare il forno a 180°, stendere la pasta e, con un coppapasta, tagliarla in dischetti che andranno inseriti all'interno di pirottini o stampi da muffins. Io avevo solo un bicchiere per formare i dischetti, quindi ho steso la pasta tenendola di circa 4mm, e ho ripassato con il mattarello ogni dichetto, altrimenti sarebbero stati troppo piccini per gli stampini! Bucherellare il fondo dei "cestini" di pasta, trasferire gli stampini su una teglia e infornare a 180° per circa 10'. Tagliare a fettine piccoline le pere e cuocerle in una padella antiaderente. Togliere i cestini dagli stampini, inserirvi all'interno uno strato di crema al Bacio (se è molto densa scaldatela oppure diluitela) e le pere cotte. Spolverizzare con lo zucchero a velo e servire! :D

Considerazioni:

Intanto un grazie a Grace e alla sua Torta dei fratelli dalla quale mi sono ispirata per la pasta! :)
La foto che vedete qui sopra è stata fatta la sera prima del mio compleanno. Come vedete mancano solo le pere. La sera dopo infatti ho tirato fuori dal frigo, anzi no, dentro dalla terrazza, le tartellette così come le vedete. La crema naturalmente era tornata densa e il contrasto tra il freddo croccante della base e il caldo morbido delle pere appena cotte era una vera squisitezza! :) Ciò non toglie che anche fatte al momento siano strepitose, ma il fatto che anche preparate il giorno prima non perdono nè gusto nè croccantezza è un punto a loro favore. :)
Buonanotte ai gufi e buongiorno a chi vedrà questa ricettina domattina! :D Baci

lunedì 11 novembre 2013

Easy Philavegphia

Ricetta n°11

 

La ricetta è semplicissima e il risultato è incredibile!

Ingredienti per circa 130g:
• 250g di yogurt di soia (io uso quello della Sojasun)
• 1c scarso di sale fino

Procedimento:
Mescolare yogurt e sale, trasferire il tutto in una tazza dai bordi alti coperta con un tovagliolo di stoffa. Vista la quantità di yogurt conviene farlo in due volte (come ho fatto io) oppure usare due tazze. Fatto questo chiudete il fagotto con una clip più larga del diametro della tazza (io ho usato una Bevara di Ikea), in modo che in fondo alla tazza resti spazio per l'acqua che un po' alla volta colerà dal tovagliolo. Dopo circa 18 ore circa lo yogurt sarà già parecchio rappreso, più o meno come lo vedete in foto.

Considerazioni:
Dopo aver fatto la foto che vedete ho aggiunto alla Philavegphia la parte di yogurt salato che avevo avanzato inizialmente perchè non ci stava, così sarà definitivamente pronta domani. Finora l'ho solo assaggiata e l'ho fatta assaggiare anche a mia mamma che mi ha guardato con due occhi sbarrati in stile "vuoi dirmi che NON è Philadelphia??" O_O e ha commentato dicendo: "ecco con cosa possiamo fare le torte salate!" :-)
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Con questa ricetta partecipo all'iniziativa 100% Vegetal Monday che la Cucina della Capra propone tutti i Lunedì e che ormai da Febbraio dà vita a una tempesta di idee golose per riuscire ad alimentarsi, almeno per un giorno a settimana solo di prodotti vegetali! Sembra una banalità, ma non lo è affatto! Provate a rinunciare per un solo giorno a settimana a mangiare prodotti di provenienza animale, all'inizio ci vorrà molta attenzione, perchè i cibi derivati dagli animali sono "comodi", ma con un po' di esperienza e gli spunti che ora si trovano facilmente nel web, scoprirete che non è così impossibile come sembra! :-)

lunedì 14 ottobre 2013

Orecchiette champignon e besciamella di riso

Ricetta n°10

 

Questo è un primo molto saporito, ricco ma altrettanto facile da preparare!
Ingredienti per 1 persona:
100 g di pasta tipo orecchiette o gnocchetti sardi
3 C di champignon a fettine precedentemente scottati con 1 pezzettino di aglio
latte di riso (o altro vegetale) qb
1 C di olio
1 C colmo di farina 0
1 c colmo di farina di mandorle (mandorle polverizzate in pratica)
1 c di trito di prezzemolo, aglio e pangrattato (facoltativo)
sale qb
noce moscata qb

Procedimento:
Mettere a bollire l’acqua, in un padellino scaldare l’olio; 1 minuto dopo spegnere e aggiungere la farina mescolando bene, rimettere sul fuoco versando poco alla volta il latte, tanto quando serve per la consistenza che desiderate raggiungere, mescolare bene con un cucchiaio di legno, insaporire con 1 pizzico di sale e 1 bella grattuggiata di noce moscata. Aggiungere i funghi, se hanno fatto un po’ d’acqua meglio ancora! Insaporiranno di più la besciamella. Spegnere e aggiungere il trito aromatico.
Se il tutto vi sembra troppo liquido approfittatene per finire la cottura della pasta, una volta al dente, direttamente nella padella del sugo (se ci sta, ovviamente). Una volta pronta impiattate (o inscatolate, come nel mio caso) completando con 1 bella spolverata di trito aromatico o mandorle tritate oppure noce moscata! E’ un piatto invernale, ma ha superato la prova a freddo!
Considerazioni: 
Nonostante la dolcezza del latte di riso e delle mandorle nell'insieme non si percepisce! Sarà la noce moscata, il sale, saranno i funghi... Ma se dubitate che il tutto venga troppo dolce state tranquilli che non è così! :D
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Con questa ricetta partecipo al contest 100% Vegetal Monday che la Cucina della Capra propone tutti i Lunedì e che ormai da Febbraio dà vita a una tempesta di idee golose per riuscire ad alimentarsi, almeno per un giorno a settimana solo di prodotti vegetali! Sembra una banalità, ma non lo è affatto! Provate a rinunciare per un solo giorno a settimana a mangiare prodotti di provenienza animale, all'inizio ci vorrà molta attenzione, perchè i cibi derivati dagli animali sono "comodi", ma con un po' di esperienza e gli spunti che ora si trovano facilmente nel web, scoprirete che non è così impossibile come sembra! :-)

sabato 12 ottobre 2013

La strana piada (veg)

Ricetta n°9

 

Questo è un ottimo stuzzichino quando si ha fame ma poca voglia di fare cose elaborate o di impiegare tanto tempo per la preparazione. Perfetto anche per l'aperitivo!
Ingredienti per 1 piadina:
• 1 piadina all'olio

1 pomodoro maturo (oppure quel che avete, tipo passata di pomodoro, polpa, pezzetti…)
2 C di melanzane sott’olio
1 C di capperi in salamoia
1-2 c di origano
sale, pepe qb
un buon olio evo (magari aromatizzato all’aglio) q.b.

Procedimento:
Scaldare una padella antiaderente abbastanza ampia da contenere una piadina stesa. Tostare leggermente la piadina da entrambi i lati e coprire con uno strato di pomodoro, tenendo vuoto solo il bordo (come per le pizze). Distribuire i pezzetti di melanzana e i capperi, cospargere con 1 pizzico di sale, pepe e 1 filo d’olio. Alla fine cospargere di origano e servire!

Considerazioni:
Devo dire che è piaciuta a tutti! E nessuno ha sentito la mancanza del formaggio (yeah!). Comunque, se volete, per renderla più pizzosa o se volete farne una vera e propria cena (non semplice antipasto) conditela di più e magari provate anche aggiungendo del vegrino e 1 spolverata di lievito alimentare in scaglie e noci tritate. Poi fatemi sapere! :D

giovedì 29 agosto 2013

Gnocchetti sardi con salsa di noci

Ricetta n°8

 

Ecco un altro "pranzo al sacco" che ogni tanto mi porto in ufficio. ;-)
Ingredienti per 5-6 persone:

• 600g di semola di grano duro
300ml di acqua a temperatura ambiente
• 250g di noci sgusciate
• 100g di ricotta
• 30g di parmigiano o grana
• 2 fettine di pane ammollato nel latte (facoltativo)
1 spicchio di aglio
olio e.v.o. q.b.
• sale e pepe q.b.
• maggiorana q.b.

Procedimento:
Preparare la pasta come descritto qui.
. In questo caso il sale non l'ho aggiunto all'impasto ma solo all'acqua di cottura perché ho letto che i veri "malloreddus" (gnocchetti sardi) si fanno con solo acqua e semola.

Per la salsa: frullare le noci con il parmigiano, l'aglio e il pane, aggiungere la ricotta, l'olio e la maggiorana e frullare ancora. Quando gli gnocchetti saranno cotti (ci mettono tra i 15 e i 20 minuti) condirli con 2-3 cucchiai di salsa diluita con abbondante acqua di cottura.
Servite con una bella spolverata di pepe. :-)


Considerazioni:
Con queste dosi avanzerete salsa per altre 15 persone! Dividetela in mini porzioni e conservatela in freezer, oppure in frigo da cui potrete consumarla anche 5 giorni dopo, o forse di più, non ho provato... per sicurezza pressatela molto bene in un contenitore piccolo (un bicchiere anche dello yogurt) e ricopritela di olio evo.Consiglio anche di conservarla negli stampini del ghiaccio, perchè porzioni così piccole potrebbero fare comodo per insaporire altre preparazioni come salse, sughi, come farcia per un panino o condimento per verdure bollite.

sabato 17 agosto 2013

Pennette alla crema di peperoni vegan

Ricetta n°7

 

Per questo primo mi sono ispirata alla pasta in crema di peperoni di LaGreca di Veganblog.
Ingredienti:
• 500g di pennette rigate
2 peperoni
• 1/3 di bicchiere di latte di soia
• 1/4 di bicchiere di olio e.v.o.
1 spicchio di aglio
• 1 pz. piccolo di cipolla di tropea (facoltativo)
2 c di curcuma
• 2 c di patè di peperoni secchi sott'olio (facoltativo)
• 1 rametto di rosmarino
• qualche foglia di salvia
• sale e pepe q.b.


Procedimento:
Mettere l'aqua per la pasta a bollire. Tagliare a tocchetti i peperoni, metterli a cuocere in una wok (o una padella capiente) con un C di olio e l'aglio privato dell'anima. Coprire con un coperchio. Quando i peperoni si saranno ammorbiditi aggiungere la curcuma, il latte e il restante olio e portare a termine la cottura. Buttare la pasta nell'acqua bollente salata. A questo punto prelevare i peperoni (lasciando nella padella i liquidi) e frullarli a parte
con tutti i restanti ingredienti ad esclusione della cipolla che andrà tagliata sottile e cotta nella padella con l'olio diluito dei peperoni. Scolare la pasta al dente (tenendo da parte un po' d'acqua di cottura), trasferirla con la crema nella wok e qui terminarvi la cottura, aggiungendo se serve acqua di cottura. Servire decorando il piatto con rametti di rosmarino e salvia freschi.

Considerazioni:
Nel piatto che vedete fotografato manca la cipolla e un po' di "lucido" dato dall'olio perchè, per paura che fosse di troppo, avevo tenuto da parte la cipolla con il suo olio. Ebbene, la pasta era molto buona comunque, ma poi, assaggiandola anche con l'olio* e la cipolla ho capito che ci stava un sacco! Quindi o mescolato tutto insieme, o aggiunto alla fine, al momento dell'impiattamento, fa la sua bella (e buona) figura.
Qui era stato aggiunto del Grana Padano, ma per la versione 100% vegan potete utilizzare vegparmigiano (mandorle tritate, pangrattato e sale) o lievito alimentare in scaglie.


*olio che, ripeto, era quello derivante dalla cottura dei peperoni, quindi diluito con latte e acqua (la condensa del vapore, data la cottura con il coperchio) e aromatizzato alla curcuma.

giovedì 15 agosto 2013

Pane di semola (anche per Bimby)

Ricetta n°6

 

Avevo un sacco di semola da utilizzare... L'idea era di fare i malloreddus, ma se vuoi utilizzare 1 kg di farina la cosa più veloce da fare è il pane e così, eccolo qui:
Ingredienti (per 5 pagnottine o un filone):
• 500g di semola di grano duro
110g di di farina manitoba
320ml di acqua
• 1 c da tè di sale
1 c da caffè di lievito di birra secco
1/2 c da caffè di zucchero
• semi di sesamo o girasole o farina per la copertura (facoltativo)

Procedimento (sembra lungo ma non lo è):
Setacciare le 2 farine (o mescolarle nel Bimby a vel. 4 qualche secondo), sciogliere il lievito con 60ml d'acqua tiepida e lo zucchero. (Per chi ha il Bimby: inserite lievito, acqua fredda e zucchero nel boccale e fate andare 50" 37° vel.4), aggiungete le farine e il sale. Impastate (Bimby: 4' vel. "spiga"). Disponete l'impasto in un'ampia ciotola che coprirete poi con un canovaggio pulito. Lasciate lievitare per mezza giornata (io, facendolo la sera, l'ho lasciato lievitare per tutta la notte). Una volta lievitato prendete l'impasto e ponetelo su una teglia da forno sopra ad un foglio di carta forno, dategli la forma che preferite senza reimpastarlo; per esempio: allungandolo semplicemente otterrete un filone, se volete delle pagnotte invece tagliatelo in 5 pezzi, date loro una forma sferica, incideteli a croce in superficie e disponeteli sulla teglia distanziati l'uno dall'altro. Ora, a piacere, cospargete il pane di farina (semola, manitoba o altra farina, io per esempio ho usato quella di mais) oppure di semi (girasole, sesamo, papavero...) premendoli appena sul pane (con la lievitazione e la cottura una parte cadrà). Lasciate lievitare per almeno un'altra oretta, sempre tenendo coperto con un canovaccio, preriscaldate il forno a 200°,
disponete la teglia nella parte centrale del forno (un po' più in basso che in alto per essere precise) e infornate per circa 45' a 200°, prima a forno statico, da metà cottura in poi a forno ventilato (praticamente quando la crosta del pane inizia a indurirsi appena, pur restando ancora molto chiara).Il risultato è stato un successone, era il mio primo pane e sentirmi dire da mia madre (che fa un pane stra buonissimo) "dammi la ricetta!" e da mio padre "quando l'allievo supera il maestro" è stata una grande soddisfazione! :D

Considerazioni:
Fate la prova stecchino se volete ma credetemi, la crosta che risulta in realtà è molto sottile quindi se vi sembra cotto fuori probabilmente lo sarà anche dentro. Non aspettate che si bruciacchi l'esterno.
Il mio forno è particolare, non ha mai raggiunto i 200° oggi, se voi alzate la temperatura probabilmente basterà anche meno di 45'.
Io con 2 teglie ho fatto le acrobazie per spostarle in cottura.. "prima una sotto l'altra sopra, poi invertile, poi aspetta che questo non ci sta, alza la griglia".. insomma, ho dovuto fare molta attenzione per non rovinare tutto! Le dosi che vi ho trascritto però sono per una teglia sola quindi basta solo che lo controlliate di tanto in tanto.

martedì 13 agosto 2013

Pasta al pesto di zucchine

Ricetta n°5

 

Ecco una ricetta assolutamente estiva!
Un pesto talmente facile da sembrare banale, ma potete farla anche quando avete ospiti riscuotendo di sicuro un successo garantito!!!


Ingredienti (per 6 persone):
500g di pasta
2 manciate di foglie di basilico (intendo proprio tutte quelle che vi stanno in una mano x 2)
1 zucchina medio-piccola
1/2 spicchio di aglio privato dell'anima
30-40g di grana padano
30g di mandorle e qualche nocciola (costano meno dei pinoli e danno comunque un ottimo risultato)
30g di olio e.v.o.
pepe q.b.

Procedimento:
Mettere a bollire l'acqua. Tagliate in 4 pezzettoni le zucchina e sbollentatela, direttamente nella pentola della pasta (avendo tagliato la zucchina in pezzettoni sarà più facile prelevarla dalla pentola lasciando tranquillamente che la pasta si cuocia). Volendo potete anche lasciare la zucchina cruda... ci sta bene e fa pure meglio! Tenetela da parte. Inserite nel boccale del Bimby (o nel mixer) tutti gli altri ingredienti a parte l'olio. Tritate alla massima potenza, aggiungere l'olio e mescolare bene, infine aggiungere anche la zucchina e tritare per 5" alla massima velocità. Scolate la pasta, raffreddatela leggermente sotto acqua corrente e conditela con il pesto. Impiattate et voilà! Bon appetit!
Questo pesto va fatto all'ultimo minuto sennò dovreste aggiungere molto altro olio affinchè non si annerisca. Il basilico tritato infatti, a contatto con il calore e l'ossigeno tende ad scurirsi poichè si ossida.

lunedì 12 agosto 2013

Dopo una lunga assenza... salsina del ritorno!

Ricetta n°4

 

Sono tornataaaaa!Perdonate la mia lunga pausa, è stato un periodo di cambiamenti, nuovi inizi, opportunità... Ed ora torno alle buone vecchie abitudini. :-)
Vi dedico la ricetta di una salsina davvero buona e assolutamente cruelty free.
Ingredienti (per circa 5 persone):
• 200g di fagioli cannellini già cotti
• 1/2 peperone rosso
• 1/2 peperone giallo
• 4-5C olio e.v.o.
• 1C colmo di yogurt di soia
• 1 spicchio d'aglio
• salsa di soia q.b.
• prezzemolo tritato q.b.
• pepe q.b.

Procedimento:
Sbucciare l'aglio e metterlo a scaldare con 2C di olio in una padella antiaderente. Tagliare i peperoni a tochetti e appena l'olio inizia a sfrigolare versarli in padella, coprire con un coperchio e lasciar andare a fuoco medio, controllandoli e mescolandoli di tanto in tanto. Verso fine cottura aggiungere salsa di soia a piacere, pepe e prezzemolo.
Scolare i fagioli, trasferirli nel boccale del Bimby (va bene un qualunque mixer), insieme ai peperoni cotti privati dell'aglio e ai restanti ingredienti, e azionare la velocità Turbo (la velocità massima) fino a raggiungere una consistenza abbastaza cremosa. Aggiungere olio e salsa di soia se necessario.
Non raggiungerà mai una consistenza del tutto liscia, per la presenza delle bucce dei fagioli e dei peperoni, ma personalmente non è un problema. :-)

lunedì 25 febbraio 2013

Muffin Kibuca Nicusa

Ricetta n°4

 

Premetto che l'idea di partenza era di fare sia la ciambella cioccolatosa sofficissima di Kibusa sia la torta al cocco di Nica, due dolci molto invitanti fatti con ingredienti che avevo in casa, o meglio, credevo di avere! Beh, ero pronta per fare queste torte, la cosa più difficile teoricamente sarebbe stato decidere da quale partire. Invece... Non trovavo il lievito, non avevo banane (x sostituire il lievito), non avevo la farina manitoba, non avevo la farina integrale e non trovavo lo zucchero di canna, che ho fatto poi ricomprare a Madre, quando invece c'era, semplicemente non l'avevo visto!
Insomma... ho fatto questi muffin strani ma buoni, parecchio diversi dalle ricette che volevo realizzare, ma che mi hanno dato una soddisfzione inaspettata! :-) Sono finiti in 2 giorni!!!

Ingredienti (per circa 24 muffin piccoli):
220ml latte di soia160g di zucchero (io ho usato 60g di zucchero di canna integrale, poi, pensando fosse finito, ho aggiunto 100g di zucchero, ahimè, raffinato)
120g di farina 0
90ml circa di olio di semi di girasole (1 misurino del Bimby)
50g di farina d'avena integrale
50g di fecola di patate
50g circa di cioccolato fondente
40g circa di cacao
30g di farina di cocco + quella per guarnire

Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti secchi, tranne il cioccolato, (Bimby: 30 sec. vel.4). Aggiungere l’olio e il latte, e amalgamare bene con la frusta elettrica (Bimby: 1 min vel 4). Versare negli stampi per muffin, con tanto di pirottini (che si possono omettere nel caso si usino stampini di silicone). Inserire al centro di ogni muffin un pezzetto di cioccolato fondente e spolverizzare con il cocco. Ecco una foto (prima di aggiungere il cocco):


Infornate a 180° per circa 20 minuti (comunque controllate anche dopo 15 minuti), fate la prova stecchino (non dev'essere umido quando lo sfilate dal muffin) e sfornateli. Come vedete dalla foto non si gonfiano molto per l'assenza di lievito nell'impasto.


Aspettate qualche istante prima di toglierli dagli stampini, per evitare di ustionarvi ma anche per evitare che si rompano subito. Serviteli caldi o tiepidi; in questo modo gusterete al meglio la "scioglievolezza" del cioccolato all'interno. Bon appetit! :)


Considerazioni:

In quest'ultima foto potete vedere l'interno di un muffin completamente raffreddato (la foto è del giorno dopo). Questo era grande più del doppio di quelli che vedete nelle altre foto, perchè avevo finito gli stampi piccoli (infatti questo pesava un quintale). Vedete com'è compatto? Finchè sono muffin piccoli ok, ne mangi 2 o 3 e quasi non li senti, ma questo ce lo siamo divisi a fette! XD. Consiglio quindi di usare questa ricetta, tale e quale, solo per muffin piccoli, quasi fossero dei bonbon o dei cioccolatini. Se volete farli più grandi usate il lievito (1 bustina piccola), mescolandolo all'inizio con gli altri ingredienti secchi, e riempite gli stampini per 3/4. Ultima modifica che farei: invece del latte di soia userei quello di riso, e circa 140g di zucchero di canna integrale. Nell'insieme il mio composto era molto denso. Potete anche mettere 90-100g di farina 0, anzichè 120g.

Vi lascio con un dipinto di Konstantin Alexeevich Korovin, L'ora del tè (1888).


Con questa ricetta contribuisco all'iniziativa 100% Vegetal Monday.

mercoledì 20 febbraio 2013

Gnocchetti homemade con radicchio trevigiano

Ricetta n°3

 

Cito da Veganblog, dove ho già pubblicato questa ricetta: ultimamente ho sempre voglia di cucinare e oggi, anche se ero stretta con i tempi, ho perfino fatto la pasta! E da brava trevigiana ho usato il nostro radicchio, che si avvicina al suo termine per quest’anno. La ricetta è facile, non velocissima, ma il risultato è eccezionale!
Ingredienti per gli gnocchi (per 4 persone):
400 g di semola
200 g di acqua a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
Ingredienti per il condimento:
4-5 noci
2 grossi radicchi di Treviso
2 scalogni
1 manciata di nocciole
1 manciata di semi di girasole
1 bicchiere o 1 tazza da tè di Panna da cucina casalinga
1/2 bicchiere di prosecco (o un’altro vino, va bene anche rosso)
olio evo q.b.
 

Procedimento:
Per la pasta impastare per 10 minuti la semola con l’acqua e il sale, formare una palla, su cui incidere una croce, e farla riposare sotto una ciotola di vetro per 1/2 ora, nel frattempo mettere a bollire l’acqua in un pentola piuttosto grande. Trascorso questo tempo, prendere un pezzo di impasto alla volta e formare dei rotolini sottili (circa 1 cm di diametro), tagliarli a tocchetti di circa 0,5 cm e dare la forma classica utilizzando il “chitarrino” (si preme leggermente il tocchetto con il pollice e lo si trascina verso il basso). Buttare gli gnocchetti insieme a 1 goccio di olio per far sì che non si attacchi.

Dopo aver buttato gli gnocchi (ci vorranno circa 15 minuti di cottura, dipende anche da quanto grandi sono) preparare il condimento: mettere a soffriggere gli scalogni tritati. Lavare, tagliare a pezzetti il radicchio e unirlo agli scalogni, salare, pepare e cuocere sfumando con il vino. Tritare noci, nocciole e semi e tostare. Una volta cotto il radicchio toglierlo dal fuoco, aggiungervi la panna, il trito tostato (lasciandone una parte da cospargere su ogni piatto), gli gnocchi e mescolare il tutto. Servire subito. Bon appétit!

 Vi lascio con un opera di Renato Sartoretto, La preparazione del radicchio.
 

Polpettone verduroso

Ricetta n°2

 

Ho preso in prestito il "Diario di un cuoco" di Pietro Leeman e ho provato a fare il suo "Arrosto vegetariano con indivia al vino rosso", ma senza indivia (che ho sostituito con una polentina cremosa con funghi porcini). Già all'inizio della ricetta avevo commesso un errore (di cui mi sono accorta quando ormai era tardi), ovvero ho raddoppiato le dosi di tutti gli ingredienti tranne quelle del broccolo! Quindi qui scriverò le dose giuste e se vi verrà più verde del mio tranquilli, significa che lo state facendo bene! ;-) E se state pensando che sia specie di massa compatta e insapore di verdure cotte stracotte vi sbagliate... Provatelo e vi assicuro che vi ricrererete! :D
Ingredienti (*aggiunti da me): 
• 400g di broccoli
• 200g di tofu
• 90g di farina
• 20g di pangrattato*

• 15
g di erbe aromatiche a piacere (salvia, rosmarino, timo...)

6 olive nere denocciolate*

• 2 uova
1 carota

• 1
cipolla

• salsa di soia
poco salata q.b. *
• sale e pepe q.b.
spezie a piacere q.b. (paprika, misto per arrosti...)


Procedimento:
Cuocere la carota in acqua salata e tagliarla per la lunghezza in liste spesse 1/2 cm. Tagliare la cipolla a fette, sbollentarle e scolarle. Cuocere i broccoli in acqua o al vapore, solarli, asciugarli e tritarli con la cipolla. Passare al setaccio i broccoli e il tofu, aggiugere l’uovo, la farina, le erbe aromatiche e le olive* tritate, la salsa di soia, sale, pepe e le altre spezie. Stendere sul tavolo un foglio di alluminio, disporre al centro metà dell’impasto, formare uno strato con le carote e finire con il resto dell’impasto. Arrotolare e formare un cilindro, richiudendo accuratamente i bordi e le estremità. Cuocere in forno a 160 °C per 1 ora circa. Far raffreddare e tagliare a fette, che verranno riscaldate in forno all’ultimo.
(Io invece le ho cotte in padella con una marinatura di olio, salsa di soia, timo, zenzero, semi di sesamo, spezie miste per arrosti, 1 spicchio piccolo di aglio, pepe e 2 gocce di limone)*


Vi lascio con una famosa opera di G. Arcimboldo, Priapo (Ortolano), 1590 circa, dritta (sin) e capovolta (dx).



venerdì 8 febbraio 2013

Vellutata 'sti cavoli!

Ricetta n°1

 

Ho già pubblicato questa ricetta, qualche giorno fa, su Veganblog.it (titolo "Vellutata di cricifere") ma poichè dicono che il prossimo weekend farà freddino la propongo anche qui. Questa vellutata è l'ideale per utilizzare "gli scarti" delle crucifere (cavolfiore, cavolo romano, broccolo, ecc ecc), ovvero torsoli e foglie, che cuociono più lentamente delle cimette, che potete cuocere a vapore o bollite e mangiarle come contorno o tenerle per condire la pasta, o in una torta salata, o per fare un pesto... insomma chi più ne ha più ne metta!
Ingredienti:
• 1 broccolo
• 1 cavolfiore piccolo

1 patata
1/2 cavolo romano o broccolo romanesco
sedano, carota, cipolla tritati q.b.
sale, pepe q.b.
olio evo q.b.

Procedimento:
Pulire e mondare le crucifere Cuocere le cimette al vapore o come si preferisce (io le ho mangiate come contorno), tenendo da parte 4 grosse cime di cavolfiore. Tagliare a pezzetti foglie e torsoli delle crucifere. Pelare e tagliare a pezzetti la patata. Mettere a soffriggere in olio evo sedano, carota, cipolla. Aggiungere la patata, i torsoli e le foglie e coprite con acqua calda salata. Lasciar bollire il tutto almeno 1/2 ora, trasferire nel Bimby (o nel frullatore) la verdura. Omogenizzare, o comunque frullare al massimo, aggiungendo acqua di cottura fino a raggiungere la consistenza desiderata. La vellutata è pronta! :-) Potete servirla con pane strofinato con aglio, fatto a cubetti e tostato, oppure con julienne di cavolo rosso rosolate in padella. Io ho usato un po' di cavolo rosso brasato.


Vi lascio con un'opera d'arte fatta da Madre Natura, il cavolo romano, un frattale naturale!